Cambiare prospettiva ai diritti riproduttivi
Una rivista, un podcast e qualche consiglio di fine anno
Solitamente invio questa newsletter di mattina: scusate il ritardo dell’edizione di oggi.
Intro. SOS biopolitica
Che cosa succede quando ci rivolgiamo a un filosofo o a una filosofa per una consulenza? E che cosa c’entrano i diritti riproduttivi?
Per il numero di dicembre de Il Foglio Review (in edicola e online da domani) ho raccontato la storia di una non profit, No Bump No Care. Il loro scopo è aiutare chi sta affrontando questioni legate ai diritti riproduttivi delle persone (incluso il diritto a non riprodursi). Il loro principale strumento, anche se non l’unico, sono le consulenze filosofiche.
Spoiler. Mi sono occupata di questa storia perché è fortemente connessa al modo in cui affronto i temi della salute pubblica.
La prospettiva è la stessa: quelli che siamo portati a credere siano problemi estremamente privati - una depressione, un aborto - hanno anche una dimensione collettiva e politica che va riscoperta.
Vi rimando alla lettura del pezzo che uscirà su Review, poi se vi va possiamo parlarne.
20 settimane, un podcast da ascoltare
Che cosa succede a un feto dopo un aborto, in Italia?
Nel 2020 in un campo del cimitero Flaminio di Roma vengono scoperte diverse sepolture, croci che portano i nomi e i cognomi di donne - ancora in vita - che hanno abortito.
Dall’inchiesta dei giornalisti Flavia Cappellini e Gabriele Barbati emerge un sistema kafkiano che viola la privacy, la dignità e diritti di chi abortisce, deumanizzando le pazienti.
Ho inviato alcune domande a Flavia e Gabriele, vi faccio ascoltare le loro risposte.
La prima domanda è quella ovvia. Come si sono avvicinati a questa storia?
Flavia:Gabriele:
A Gabriele ho poi chiesto quali problemi emergono nel Servizi
o sanitario nazionale da questa storia. Una inadeguatezza normativa, di procedure, di comunicazione, una arretratezza culturale?
A Flavia ho domandato in che modo le donne che hanno incontrato chiedono che si parli di aborto, che sia spontaneo, terapeutico o volontario. E, quindi, a che punto è il discorso pubblico in Italia su questo tema.
Ultima domanda per entrambi: che fare? E quali sono le responsabilità politiche?
Gabriele:
Flavia:
Outro. Il supermarket dei buoni propositi
Una coda di newsletter che non c’entra nulla con i diritti riproduttivi, lo so, ma del resto quel periodo dell’anno è adesso.
Si è riaperto il bazar dei buoni propositi: il mio feed di Instagram straripa di gente che pulisce casa con strumenti surreali e di app per lo yoga somatico. Ho già smesso di fumare quindi vengo lasciata in pace dai programmi che ti motivano a smettere ma sono alla riscossa quelli per bere alcolici con moderazione o non bere affatto.
Ma nel caos ho trovato un articolo equilibrato del Washington Post che offre consigli perseguibili e soprattutto con una pezza d’appoggio scientifica per prendersi cura di quella che loro chiamano in modo un po’ ampolloso “salute cognitiva”, scongiurando per quanto possibile l’arrivo in età matura di demenze di vario tipo.
🎁 Condivido il link per l’articolo in regalo a chi non è abbonato; per chi vuol far prima riassumo in poche parole:
Dormire con una mascherina da notte alla lunga migliora qualità del sonno e apporta una serie di altri benefici.
Senza bisogno di fare quelle pose pazzesche delle modelle nelle pubblicità dell’app Asana Rebel, un po’ di yoga fa effettivamente bene a tutte le età.
Vaccinatevi. Senza giri di parole.
Tenete d’occhio la pressione del sangue. Non è mai troppo presto.
Non amo gli acronimi, quindi ve lo dirò in altra maniera: provate a trarre beneficio anche dall’idea di perdervi qualche evento sociale, di qualche tendenza. Almeno fatevene una ragione, siamo tutti abbastanza grandicelli e vi dico che ce la possiamo fare.
Per trovare un benefico contatto con la natura non bisogna per forza spendere tremila euro di viaggio in Islanda, va bene pure fare giardinaggio di città. Non avete un giardino o un balcone? Fate guerrilla gardening (questa sono io a dirlo, non il Washington Post).
Aiutate qualcuno. Fate volontariato in un canile, aiutate (gratis) il figlio del vicino di casa a studiare inglese, mettetevi a leggere storie per bambini nelle biblioteche civiche. Insomma: uscite dalla vostra testa.
✨✨✨Prima di salutarci. Anche nel 2025 Stati di salute continuerà a pubblicare regolarmente post per tutte e tutti, senza paywall. Solo gli abbonati a pagamento hanno però accesso all’archivio completo. Oltre alla mia gratitudine.
Fino al 7 gennaio l’abbonamento annuale è scontato del 20%: iniziamo bene l’anno. ✨✨✨
Questo numero della newsletter è stato scritto ascoltando Halah dei Mazzy Star, uno dei miei gruppi preferiti, spero porti fortuna. Buon 2025, statemi bene. 🫶🫀🧠