Come staremo nel 2025?
Intro. Mettere in controluce i fatti - L'era del no consensus - Outro. Il mio contatore geiger
✨Felice anno nuovo a tutte e tutti. Vi mando un pensiero prima di iniziare: buone new sensations.
“It’s easy enough to tell what is wrong
but that’s not what I want to hear all night long”
Intro. Mettere in controluce i fatti
Lou Reed aveva ragione nel dire che è più facile raccontare ciò che va storto. In realtà è altrettanto facile anche dare le buone notizie, riportare le vittorie e i buoni esempi (potrei dire best practices ma non ce la posso fare. Sorry, babe 🤷🏻♀️). I bilanci non servono a moltissimo se stilati in questo modo manicheo.
La parte complicata è prendere i fatti, sollevarli e metterli in controluce vicino alla finestra. Proviamoci con un paio di esempi sulla salute pubblica, globale, su come stiamo. Non dico di riuscirci bene, ma almeno si può provare.
E per farlo ho scelto due argomenti distantissimi tra loro: la crisi (anche) sanitaria a Gaza e l’affermazione dell’Ozempic. Hanno una cosa in comune: sono stati entrambi temi copertissimi dalla stampa internazionale e nonostante tutto complessi e ricchi di chiaroscuri.
🏥 Della crisi sanitaria di Gaza per tutto il 2024 si è sentito di tutto, sono state lette testimonianze, si è parlato degli ospedali come obiettivo di raid militari, come teatri di arresti, di privazioni del diritto alla salute, di violazione dei diritti umani.
L’ultimo giorno del 2024 la BBC ha scritto che il sistema sanitario di Gaza è verso il collasso totale.
Ma nel mezzo di un inimmaginabile e interminabile pandemonio a Gaza lo scorso anno è stata condotta con successo da WHO/OMS, Unicef e altri soggetti una campagna di vaccinazione contro la poliomielite, le cui tracce erano comparse in luglio. A novembre 556.774 bambini sotto i 10 anni avevano ricevuto una seconda dose di vaccino. Chi doveva vaccinare si è adattato alla situazione, a volte rallentando a causa dei bombardamenti, ma soprattutto gli adulti hanno risposto all’appello portando i bambini a vaccinarsi nonostante il conflitto in corso.
💉 Tono del tutto diverso, invece, per le trionfali notizie che negli ultimi mesi abbiamo sentito riguardo Ozempic, Wegovy e soci. Sto parlando di quei farmaci a base di semaglutide nati come anti-diabetici ma acclamati come delle molecole superstar per la perdita di peso.
Nel caso abbiate bisogno di rinfrescare la memoria, qui vi lascio una scheda del Mario Negri che fa al caso vostro.
Se ne sono lette di tutte, hanno attibuito a questo principio attivo diverse capacità, dal contrasto alle dipendenze alla prevenzione degli infarti. L’effetto collaterale sicuro è stato di tipo economico: come sappiamo, la casa produttrice danese di Ozempic e Wegovy, la Novo Nordisk, ormai vale più del Pil della stessa Danimarca.
Io stessa ho scritto per L’Espresso che - al netto delle fondamentali considerazioni sull’accessibilità di queste, al momento carissime, cure - la terapia farmacologica se paragonata a quella chirurgica è una strada alternativa che può essere preferita da alcune persone con obesità, secondo quanto mi diceva la presidente della onlus Amici Obesi.
Ma, in controluce, non rischiamo come sempre di entusiasmarci per una soluzione facile, farmacologica, individuale e per di più molto costosa per una questione complessa? Ho promesso a una persona che mi addentrerò presto in questa complessità costituita dal rapporto tra la salute, la forma dei nostri corpi e la loro percezione sociale per raccontarla. Quindi, ci risentiremo.
Intanto, benvenuti nell’era del no consensus
Il diritto umanitario, che dovrebbe indurci a proteggere anche durante i conflitti le persone che hanno bisogno di cure mediche e chi le presta, è ignorato bellamente da ormai quasi tre anni, dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Per non parlare di Gaza o del Sudan. Esattamente nel momento in cui scrivo questa newsletter Medici senza Frontiere ha inviato un comunicato stampa nel quale afferma che l’accesso alle prestazioni sanitarie anche a Hebron, in Cisgiordania, è seriamente compromesso.
A livello globale, la spesa in salute pubblica non è una priorità di molti governi, come rileva la WHO/OMS.
Il ruolo degli Stati Uniti nei futuri assetti della salute globale è una incognita: tra qualche giorno Donald Trump si insedierà di nuovo alla Casa Bianca e potrebbe decidere di mollare di nuovo la WHO/OMS. Per tacere di quello che potrebbe accadere all’interno degli Stati Uniti (no, non fatemi parlare di RFK jr, aiutatemi).
Nell’Unione europea nonostante i problemi sollevati dall’emergenza Covid-19 di ormai 5 anni fa la salute è rimasta un tema secondario, in capo ai singoli Stati e tante care cose. Nel rapporto tra Stato e salute ogni attore sulla scena sembra far per sé.
Prendo a prestito dal diritto internazionale il noiosissimo termine consensus. Quel blando, sonnecchioso, imperfetto meccanismo decisionale che ha permesso di mandare avanti per inerzia organizzazioni sovranazionali come l’Onu. Insomma, per i temi legati alla salute di intere popolazioni sta saltando ogni staus quo politico, ogni consensus internazionale.
Outro. Il mio contatore geiger
I contatori geiger sono strumentini che misurano le radiazioni. Il mio serve a captare le radiazioni di alcuni fatti sparpagliati in giro e mi dice che quest’anno ci sono alcune chiare tendenze di lungo periodo con le quali faremi i conti, più altre questioni che si andranno a innestare su esse.
Ci porteremo dietro, per esempio, la crisi globale di salute mentale, la lenta erosione dei sistemi di welfare in Europa e il metodo MAGA applicato al già problematico sistema sanitario degli Stati Uniti, con conseguenti scoppi occasionali di violenza politica. A proposito: sul caso Luigi Mangione, la persona arrestata per l’omicidio di Brian Thompson, CEO della compagnia assicurativa UnitedHealthcare, vi segnalo il post di Jon Ronson, mitico giornalista britannico, il quale scrive:
Altre tendenze carsiche che affluiranno saranno le interazioni tra intelligenza artificiale e farmaci, l’affermazione sul piano sociale delle terapie con gli psichedelici per i disturbi mentali, la minaccia per l’uomo portata da influenze originate in altri animali, come l’aviaria H5N1.
Sul fronte del benessere individuale sta montando la (giustissima) consapevolezza dei danni dell’alcol, anche di un suo uso moderato. In Italia una spinta è stata data dalle nuove regole del codice stradale. Qui 👇ne parla
per .Queste sono solo le primissime cose che mi sono venute in mente. Restiamo in contatto. E se il vostro contatore geiger capta altre tendenze carsiche, parliamone: potete inviarmi un messaggio privato qui.
Se è una questione più lunga da scrivere, se dovete inviarmi documenti, il mio indirizzo mail è jessicamarianamasucci@hotmail.it.
Questo numero è stato scritto ascoltando tutto High Violet dei National. Nella nostra playlist ho messo Sorrow. Vi abbraccio, statemi bene.🫀🧠🫶