Come va la salute globale
L'Onu ci dice che siamo ben lontani dal raggiungere un futuro migliore e sostenibile. E poi, notizie buone e cattive dall'Africa e un paio di segnalazioni.
Vi parlerò di obiettivi di lungo periodo, indici, Nazioni Unite e paesi africani. Direi che stavolta la prendiamo larga.
Misurare il fallimento
Mi rendo conto che parlare di che cosa fa l’Onu, con la portata delle crisi globali alle quali stiamo assistendo, può sollecitare una certa indifferenza al limite dell’insofferenza.
Fatto sta che ogni anno l’organizzazione intergovernativa stila un rapporto nel quale è tenuta traccia dei progressi che le singole nazioni e il mondo intero stanno raggiungendo in un certo numero di aree, dalla sanità, all’ambiente, alla lotta alla povertà. Si intitola Sustainable development report e misura quanto ci stiamo avvicinando al raggiungimento dei 17 obiettivi per un futuro migliore e sostenibile, definiti in sede di Assemblea generale delle 193 nazioni nel 2015.
Per quest’anno, come segnalato anche in un articolo della Reuters, il quadro è negativo: per gran parte degli obiettivi mostra progressi limitati o addirittura regressi.
Nell’immagine che vedete sopra vi è la mappa che illustra come siamo messi nel raggiungimento dell’obiettivo 3, assicurare una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età. Malissimo.
Il rapporto offre anche una panoramica degli obiettivi per ogni singolo paese.
Come ce la siamo cavata in Italia? 🇮🇹
Nel complesso mi pare che la risposta che possiamo dare sia meh: qualcosa cammina, qualcosa è fermo. Vi lascio qui sotto il documento in pdf che riassume tutti gli indicatori 👇
Per quanto riguarda la salute, sembra che ancora marciamo piuttosto bene (secondo me è perchè nonostante tutte le difficoltà abbiamo sempre da ringraziare il fatto di avere il Servizio sanitario nazionale, ma è una mia posizione).
Unica nota di rilievo: avete presente quella mezza idea che avevate che in alcune regioni italiane si viva peggio, tanto che le aspettative di vita possono essere anche molto diverse (tradotto, si campa meno)? Ecco, è quella freccina arancione in basso, che indica l’assenza di progressi nella riduzione di questo divario.
Se vogliamo preoccuparci di trovare conferma nelle esistenti iniquità presenti nel nostro paese, basta guardare gli indicatori sulla riduzione delle disuguaglianze.
Due notizie dal continente africano, una buona e l’altra meno 🌍
Iniziamo con quella positiva.
Sta migliorando la diffusione della contraccezione di lungo periodo tra le donne
L’articolo del New York Times si apre descrivendo una scena in un centro medico nel Ghana rurale: alcune donne si fanno impiantare il contraccettivo di lunga durata nel braccio, altre ricevono una iniezione sempre con a scopo contraccettivo. In un contesto come quello dell’Africa sub-sahariana nel quale vi è ancora poco accesso una contraccezione diversa da astinenza e calcolo delle probabilità, sta avvenendo un lento miglioramento. I fattori sono diversi, ma c’è soprattutto una aumentata disponibilità di metodi che garantiscono una contraccezione di lungo periodo, come appunto impianti e iniezioni, che hanno iniziato a costare meno di un tempo.
Vi lascio al bel reportage di Stephanie Nolen, la global health correspondent del NYT, che ha firmato anche il secondo articolo che questa settimana vi segnalo sull’Africa.
In Sudafrica scarseggiano le penne per le iniezioni di insulina per i diabetici: c’entra il boom dell’Ozempic
Le priorità del mercato: Novo Nordisk - la casa farmaceutica danese produttrice dei farmaci superstar usati per la perdita di peso, Ozempic e Wagovy - ha deciso di non rinnovare il contratto in Sudafrica per la fornitura di penne per le iniziezioni di insulina. La fornitura di insulina in fiale sarà mantenuta ma le penne sono di più facile utilizzo per i pazienti diabetici di tipo 1 (iniezioni più facili significa migliorare la loro qualità di vita). Peccato che servano a soddisfare il boom di richieste per Ozempic e Wagovy, che utilizzano lo stesso metodo di iniezione ma sono molto più redditizie.
🥸 Occhio, all’OMS/WHO sono arrivate le prime segnalazioni di Ozempic contraffatto, scoperto in America e in Europa.
Ci vediamo? Sarò sul palco del TEDx Castelfranco Veneto sabato 29 giugno per parlare di salute mentale: qui i biglietti 🎟
Prima di andare via, ancora un paio di segnalazioni, come promesso
📌 La prima arriva dalla rete dei Substack in lingua italiana ed è il post di
sui cyberattacchi agli ospedali, da Garbagnate a Londra. Il tema della protezione dei nostri dati sanitari ha una urgenza indiscutibile.📌 Infine, andiamo via leggeri con un pezzo sui benefici del caffè (tema al centro di una piccola faida casalinga tra me e il mio compagno). Lo pubblica il Washington Post.
Questo numero di Stati di salute è stato scritto ascoltando soprattutto Pet Sematary dei Ramones. Mi autodenuncio: mai letto l’omonimo libro. Ma il pezzo ve lo metto nella nostra playlist. Vi abbraccio, statemi bene. 🧠🫀🫶☕️