Questa settimana parliamo di fentanyl, partendo dalle possibili conseguenze dell’accordo Cina-Usa, anche per la corsa alle elezioni presidenziali USA 2024.
Perchè a Biden e Xi interessa la lotta al traffico illecito di componenti chimici
La scorsa settimana abbiamo parlato di Cina con Cecilia Attanasio Ghezzi (se ve lo siete perso, ecco l’episodio su come stanno i cinesi). Torniamo - in parte - a parlarne, perchè dall’incontro del 15 novembre scorso a San Francisco tra Joe Biden e Xi Jinping è nato un accordo che riguarda il fentanyl e che impegna principalmente la Cina a stroncare le esportazioni - soprattutto in Messico - di sostanze chimiche utilizzate per produrre illecitamente questa droga.
💉 Che cos’è il fentanyl ce lo spiega la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del nostro Ministero dell’Interno: in breve, è un analgesico almeno 80 volte più potente della morfina, che porta alla dipendenza. La dose letale per l’uomo è di 2 milligrammi. Quando assunto illegalmente,spesso è in forme sintetizzate, magari unito all’eroina.
Questa sostanza è tra le responsabili della dilagante epidemia da oppiacei degli ultimi anni negli Stati Uniti. Qui una scheda riassuntiva del CDC, il Center for Desease Control americano. Il tasso di morti da overdose da fentanyl nel paese dal 2016 al 2021 è aumentato del 279%.
Quest’anno l’ente regolatore per i farmaci, l’FDA ha consentito la vendita come farmaco da banco del naloxone (noto con il nome commerciale Narcan), l’antidoto per le overdose da oppioidi.
🇮🇹 Qui potete leggere un articolo di Wired Italia che riassume la vicenda nei tratti essenziali.
🌆 Proprio il luogo dove i due presidenti si sono incontrati, San Francisco, è una delle città simbolo di questa crisi di salute pubblica. Vi consiglio questo reportage di Le Monde.
📹 Sempre Le Monde ha diffuso un video reportage dai laboratori del cartello messicano di Sinaloa dove viene prodotto il fentanyl che inonda il mercato nord americano.
L’accordo con la Cina può essere visto come un punto a favore di Biden in vista delle presidenziali del 2024; i Repubblicani - com’è nel gioco delle parti - sostengono che l’accordo non servirà a nulla, e che i cinesi non lo rispetteranno. E poi gli conviene intrecciare questo tema con quello del confine messicano. Giustamente, la testata Stat si chiede quali sono però i piani dei candidati per il trattamento delle dipendenze.
🗳 C’è anche questa strana storia delle lettere con tracce di fentanyl inviate ad alcuni uffici elettorali americani.
La newsletter Sinocism commenta, invece, la questione del rispetto dell’accordo da parte cinese con cauto ottimismo: qualcosa per fermare il traffico illecito si farà. Ad ogni modo, l’accordo dal punto di vista non geopolitico ma della lotta al traffico illecito di sostanze potrebbe non avere un effetto risolutore, basterebbe che qualcun altro fornisse ai trafficanti messicani le componenti necessarie.
Infine, da molto prima dell’incontro Biden-Xi c’è chi come Jim Crotty, specialista americano di lotta al traffico di droga, sostiene che qualora il fentanyl diventasse meno facile da recuperare potrebbe venire rimpiazzato da altre droghe più economiche. Per esempio il Captagon. Ne riparleremo.
“It is difficult to predict what form the next drug crisis may take, but I believe one thing is certain: There will be another crisis”
🇮🇹 Cina-Piacenza-Stati Uniti: il caso della rotta italiana.
📚 C’erano una volta i Sackler. Il giornalista americano Patrick Radden Keefe ha pubblicato non troppo tempo fa un libro sull’ascesa e la caduta della famiglia il cui nome è legato all’origine della crisi degli oppioidi. In Italia lo ha tradotto Mondadori con il titolo L’impero del dolore.
💿 Una delle migliaia di vittime dell’epidemia di overdose da fentanyl è il rapper Coolio. Se eravate coscienti durante gli anni Novanta questa non è che la ricordate, di più.
Il meglio è nemico del bene 😮💨
La paleodieta può far male lo so (soprattutto lo sa la scienza)
Adoro gli articoli che smentiscono le mode alimentari. Ero certa che qualcuno avrebbe prima o poi giustiziato scientificamente anche la paleodieta, idea non nuovissima di mangiare carne come se non ci fosse un domani perchè “lo facevano gli antenati”. E così sono arrivati i debunker di Facta.news, con buona pace dei Flinstones.
Qui trovate l’articolo. L’autore, Valerio Uni, ci anticipa qualcosa in questo vocale. 👇
Questo numero di Stati di salute l’ho scritto ascoltando Sugar for the pill di Slowdive. Ve la lascio nella playlist. Mentre l’ascolterete ondeggerò con voi nemmeno fossi un Arbre Magique. 🫀🧠🫶