Intelligenze artificiali, saperi Sufi e un buon letto dove dormire
Che cosa succede quando ChatGPT entra in ospedale? 🏥
Prima di iniziare. Il 10 dicembre si terrà un incontro di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, richiesto da quindici paesi membri per discutere la grave situazione sanitaria di Gaza. Intanto, pochi giorni fa Medici Senza Frontiere ha denunciato l’ennesimo collasso di un ospedale sul territorio, quello di Al-Aqsa.
Dottor Chatbot, I presume
A circa un anno dal suo lancio, si iniziano a tirare le prime somme sull’effetto che ChatGPT - il chabot bastato su intelligenza artificale ad apprendimento automatico - potrebbe avere sul settore sanitario, a livello internazionale. In un articolo di Axios sono state richiamate alcune applicazioni testate quest’anno, più o meno utili: dal vedere se il chatbot riesce a superare i test per diventare un medico negli Stati Uniti (e ci è riuscito), al riempire le scartoffie dei medici, all’utilizzo nella ricerca contro il cancro. In sostanza, secondo la testata siamo ancora in un momento di hype, di clamore, suscitato da questa innovazione anche in campo medico. Quando il polverone si poserà, arriverà il tempo per riflessioni più mature sui benefici e sui rischi, come quello che i chatbot possano avere un ruolo nel perpetuare una disiformazione medica basata su pregiudizi razzisti.
Nel frattempo, avevo raccolto anche io un paio di articoli sull’intelligenza artificiale.
🧑⚕️ Quello che mi ha colpito di più è stato pubblicato sul New York Times a giugno. Riguarda l’interesse dei medici per l’efficacia con la quale strumenti di intelligenza artificiale li aiutino a trovare le parole giuste per rapportarsi con i pazienti in modo più compassionevole e utilizzando un linguaggio più comprensibile per i non addetti ai lavori.
🏥 Avevo anche conservato questa testimonianza di un medico di pronto soccorso americano sull’utilizzo di ChatGPT per le diagnosi: il chatbot non si è rivelato infallibile. Motivo in più per stare in guardia dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dei pazienti per farsi da soli una diagnosi.
Stare bene come un Sufi
Non so nulla sui Sufi. Appena qualcosa in più sui dervisci (girano su se stessi, sono vestiti con ampi abiti, li ricollego a quando sono andata a Istanbul, Battiato li cita in qualche pezzo).
Questo articolo di Psyche sull’approccio Sufi a quello che noi chiamiamo disturbo mentale mi ha, però, subito affascinata. Mette molto bene in luce come il concetto di disturbo mentale possa essere letto in modo diverso da culture diverse. Vi lascio alla lettura.
Il meglio è nemico del bene 😮💨
Fatti un bel sonno, è sempre una buona idea
Ultimamente mi capitano a tiro numerosi articoli sul sonno. Indice del fatto che non sempre lo schermo del computer portatile o dello smartphone restituisce ciò di cui abbiamo bisogno: personalmente non ho mai avuto problemi con il sonno, anzi*.
Tuttavia, mi incuriosiscono molto alcune ricerche sul tema e qui ne trovate un bell’elenco. 😴
La mia preferita è quella sui pisolini pomeridiani che fatti con una certa frequenza abbassano il rischio di attacchi cardiaci: tremilaquattrocentosessantadue svizzeri hanno offerto i loro sonnellini alla scienza. 🇨🇭
Vabbè, mi direte, ma allora per farmi un buon sonno cosa devo fare? Vi lascio, allora, qui una guida di Vox per la vostra bedtime routine. Se non bastasse, per addormentarvi potreste farvi raccontare una storia da Matthew McConaughey.
* Il mio compagno sostiene che dormo come un personaggio dei Sopranos, uno di quelli che non ce l’ha fatta.
Questo numero di Stati di salute è stato scritto ascoltando prima Beck con Everybody’s gotta learn sometime, ma poi ovviamente mi è entrata in testa Voglio vederti danzare di Franco Battiato e non c’è stato verso di toglierla. 🫶🧠🫀