L'assassino dell'obesità
E poi il business dell'aura in UK e come comportarci se assistiamo a un arresto cardiaco 🫀
Bentornate/i, la pausa estiva è durata un po’ di settimane. Intanto vi ho scritto qualche nota e ho inaugurato una chat per accogliere suggerimenti di lettura.
Prima di andare avanti: ho cercato notizie sulla risposta sanitaria alla catastrofe avvenuta nei giorni scorsi in Libia, a Derna, ma al momento non ho trovato molto da aggiungere alla cronaca che già conoscete. Questa, per esempio, è la richiesta di aiuto di un medico libico raccolta dalla BBC. Se voi invece avete trovato qualche elemento in più, scrivetemi. Ora possiamo iniziare.
L’irresistibile ascesa di Wegovy e soci, anche in Europa
Rovistare nella cartella dello spam è un po’ come guardare nei sacchetti dell’immondizia: in mezzo a tante cianfrusaglie banali, qualcosa finisce per rivelare una tendenza in atto. Tempo fa avevo trovato una serie di mail tutte uguali dal titolo L’assassino dell’obesità. Non ho idea di quale truffa promuovessero, ma perché puntare proprio sui rimedi miracolosi per dimagrire?
Quello dei farmaci per la perdita di peso è un mercato in ascesa, almeno in Occidente, e almeno per le case farmaceutiche. Forse avete seguito negli scorsi mesi il clamore che negli Stati Uniti ha circondato la diffusione di Ozempic, nome commerciale del semaglutide, un farmaco dell’azienda farmaceutica danese Novo Nordisk iniettabile per il controllo del diabete di tipo 2 ma utilizzato off label1 per perdere peso anche da chi non ha il diabete e non è nemmeno sovrappeso. E da alcune celebrità e wannabe di Hollywood e di TikTok: ecco la copertina del New York Magazine dedicata al fenomeno (qui potete leggere l’articolo) .
Nei mesi successivi al boom mediatico di Ozempic, si è sentito parlare – più o meno per le stesse ragioni - di altri due farmaci nati per i diabetici ma utilizzati per da chi vuole dimagrire: Mounjaro (diverso principio attivo, prodotto dalla Eli Lilly) e Wegovy (sempre semaglutide prodotto da Novo Nordisk ma in dose più alta e autorizzato dall’americana FDA per l’utilizzo per la perdita di peso a certe condizioni).
📝 Qui una scheda riassume le differenze e ne ricorda gli effetti collaterali, da prendere sul serio.
Bene, se vi sembra che io vi stia parlando del solito fenomeno che riguarda solo gli americani, vi ricrederete. Anche in Italia quest’anno c’è stata una impennata della domanda di Ozempic: lo ha registrato a marzo dall’Aifa. E dopo lo sbarco di Wagovy nel Regno Unito a inizio settembre, la Novo Nordisk è diventata la società più quotata d’Europa, superando il colosso francese del lusso LVMH (quello di Louis Vuitton, per intenderci). Insomma, la battaglia delle aziende farmaceutiche per il controllo del mercato dell’obesità è solo iniziata e i mutamenti sociali che può produrre potrebbero essere molto estesi e profondi. Lo spiega bene qui un articolo di Stat:
[…] i nuovi farmaci per l’obesità stanno conquistando il mercato, accendendo una delle più grandi competizioni farmaceutiche della storia e sollevando profonde questioni di costi, equità e bias culturali. E come i precedenti successi commerciali, questi farmaci possono anche finire per cambiare ciò che le persone pensano significhi essere malato e cosa sia necessario per essere sano.
🇮🇹 Qui due articoli utili in italiano: quello di Vogue Italia sul fenomeno Ozempic e quello di Avvenire sul primato conquistato da Novo Nordisk.
🫣 Eh, sì. Anche Elon Musk ha pubblicamente dichiarato di utilizzare Wagovy.
Fotografarsi l’aura: non tanto un mercato, più un mercatino
Se mi parli di aura, mi viene in mente tutto il repertorio sterotipato di immagini degli hippie: magliette tie-dye, fascette legate alla fronte, capelli lunghi e tantissimo incenso. Invece, grazie al giornale londinese Evening Standard scopro che (perlomeno nel Regno Unito) nel 2023 c’è un fiorente mercato di prodotti e servizi legati all’aura: fotografi specializzati nel cogliere la tua energia personale, manicure ispirate ai colori emanati, e spray per darsi una sistemata energetica. Vi lascio alla lettura dell’articolo, sospeso tra lo spassoso e l’inquietante.
🗓 Il 27 settembre sarò a Roma, alle 18.30 alla libreria Tomo per presentare insieme a Susanna Turco (L’Espresso) il mio libro, “Il fronte psichico. Inchiesta sulla salute mentale degli italiani”, ed. nottetempo. Vi aspetto!
Il meglio è nemico del bene 😮💨
Perché dovresti imparare a praticare il massaggio cardiaco
Il meglio, in questo caso, sarebbe avere un medico a portata di mano per ogni caso di arresto cardiaco. Il bene è imparare ognuno di noi - anche chi non svolge professioni sanitarie - a gestire le primissime fasi di un’emergenza che può capitare in qualsiasi momento, in attesa dell’arrivo dei soccorsi. 🚑
La newsletter del Policlinico di Milano ha ben riassunto qui come comportarsi in questi casi: tutti ne siamo all’altezza, non è richiesta una preparazione specifica se non l’essere bene informati. Vi consiglio soprattutto di osservare con attenzione l’infografica, davvero un buon lavoro di divulgazione che sono felice di condividere.
Questo episodio di Stati di salute è stato scritto ascoltando Camille di Bill Fay: sentite che delizia. Così come lo è Miracle dei The Waterboys. 🫶🫀🧠
Off label, cioè fuori etichetta: quando si utilizza un farmaco per uno scopo diverso da quello approvato dall’ente regolatore di riferimento.