Potere e corpi in Alabama e in Italia
In chiusura troverete anche Elmo, il pupazzo rosso di Sesame Street 🎪
Negli ultimi due numeri di Stati di salute abbiamo parlato del dopo terremoto in Turchia e Siria e del conflitto in Sudan. Anche in questo numero si parte dall’estero, ricordando però che le notizie che arrivano da lontano sono indispensabili, ma non bastano. Siccome è più facile venire a sapere che cosa succede a New York rispetto ad Ascoli Piceno, per dirne una, rinnovo il mio invito a inviarmi via chat - o come volete - storie dal vostro quartiere o dalla vostra città che siano in linea con gli argomenti di cui parliamo in questa newsletter. Saranno molto ben accette. 💌
In Alabama, dove gli embrioni congelati sono stati considerati dei bambini extra-uterini
La scorsa settimana la Corte Suprema dello Stato dell’Alabama, negli Stati Uniti, ha stabilito in una sentenza che gli embrioni congelati vanno considerati come dei bambini. Bambini extra-uterini.
La storia giudiziaria ha inizio nel 2020 in una clinica della fertilità a Mobile, quando una persona non autorizzata per errore fa cadere per terra dei contenitori distruggendo gli embrioni presenti. Tre coppie hanno dunque fatto causa alla clinica, sulla base di una legge del 1872, la Wrongful Death of a Minor Act. Dopo che due aule giudiziarie si erano già pronunciate a sfavore, sostenendo che gli embrioni non sono dei minori, la questione è passata alla Corte Suprema dello Stato, che ha rovesciato le precedenti prese di posizione.
Il giudice ha motivato la sua decisione sulla base non di evidenze scientifiche ma di idee religiose (proprio come in una teocrazia? Io direi di sì, già che siamo nel campo delle opinioni).
Le implicazioni principali di questa notizie sono due. La prima, il rafforzamento delle tesi della fazione pro-life americana in una momento politico nel quale, in vista delle elezioni presidenziali di novembre, il tema dell’aborto è tra i temi più in vista. In Alabama vige un divieto di aborto pressoché totale.
In secondo luogo, la sentenza pone dubbi legali per la pratica della fecondazione in vitro nello stato, potenzialmente criminalizzando procedure mediche.
🇮🇹 Qui per leggere la notizia in italiano sul sito del Corriere della Sera.
✉️ Invece questo è un buon commento di una scrittrice femminista, Jessica Valenti.
Nel frattempo, ricordiamo sommessamente che l’Alabama non si fa problemi a giustiziare i detenuti asfissiandoli con l’azoto.
Un modo strano e grossolano di intendere come la vita debba iniziare e finire.
🇮🇹 Italia: nelle Regioni si parla di fine vita,
Il punto da cui partire è che in Italia non abbiamo una legge nazionale sul fine vita, sebbene la legalità della pratica sia stata sancita dalla Corte Costituzionale nel 2019.
In diverse Regioni sono state intraprese delle iniziative legislative per regolare la materia, grazie anche e soprattutto alla spinta dell’Associazione Luca Coscioni. Con fortune politiche incerte: appena un mese fa in Veneto è stata bocciata la proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta anche dal presidente di Regione Luca Zaia.
Questo mese, invece, in Emilia Romagna è stato avviato l’iter della legge regionale sul suicidio assistito, mentre in Lombardia lo stesso percorso legislativo appare disseminato di ostacoli politici, come era facilmente prevedibile.
E al Sud? Due esempi diversi. In Calabria finora una proposta di legge regionale era stata avanzata dal Pd del 2022 ma non è stata ancora mai discussa, mentre la Puglia ha per prima approvato una delibera di giunta sul fine vita ma manca ancora una legge regionale.
e finiamo su Le Monde per la questione aborto
Laddove questione, chiaramente, non è come veniamo visti dagli altri, ma che cosa facciamo per le cittadine che chiedono di interrompere la gravidanza esercitando un diritto.
Vi lascio qui il link all’articolo francese, che magari se avete letto, ascoltato, vissuto in questi anni delle notizie sul tema non vi dirà, purtroppo, nulla di straordinariamente nuovo.
In chiusura, un articolo che mi ha divertito con imbarazzo. E poi intristito.
Elmo Therapy
Ero molto poco attiva su Twitter, ora che è diventato X sono praticamente assente. Dopo aver letto un articolo del New York Times sono però andata a vedere sul social il profilo di Elmo, il pupazzo rosso del programma televisivo per bambini Sesame Street.
Nell’articolo si racconta un episodio rivelatore avvenuto qualche settimana fa, quando Elmo ha domandato ai suoi ammiratori su X come stessero. Tra le migliaia di risposte, moltissime sono serie e riguardano depressioni personali, politiche ed economiche, paure geopolitiche e climatiche.
Si sono aggregati il portavoce delle Nazioni Unite, l’orsetto Paddington, l’agenzia delle tasse americana e una helpline contro il suicidio.
Il pupazzo rosso aveva scritto: “Elmo is just checking in! How is everybody doing?”.
Questa newsletter è stata scritta ascoltando il rumore del traffico di Milano. Avete la mia totale onestà. La playlist ve la metto lo stesso, e vi abbraccio sempre e comunque. 🫀🧠🫶