Per qualsiasi idea, domanda, suggerimento sono qui, su Instagram e all’indirizzo email jessicamarianamasucci@hotmail.it.
Ora, iniziamo la nostra ragionata rassegna settimanale.
L’autonomia differenziata e noi
Se pronunci tre volte le parole “autonomia - differenziata - Regioni” tenendo stretto tra le mani Il Libro delle Risposte, sulla pagina che si aprirà sarà scritto: “l’impatto sulla sanità pubblica”. Il tema era inevitabile per questa newsletter.
Siccome se ne è già parlato tantissimo, in questi mesi e soprattutto dopo dell’approvazione definitiva avvenuta il 19 giugno alla Camera dei Deputati, vi lascio pochi, essenziali, appunti di lettura.
Che cos’è questa riforma dell’autonomia differenziata? Ce lo chiarisce una volta e per tutte un articolo di Pagella Politica.
Qual è la situazione di partenza della nostra sanità? Ecco un documento pdf che rappresenta un estratto di un rapporto Gimbe, la fondazione che da anni si batte a difesa del servizio sanitario pubblico, con i grafici necessari per farsi un’idea delle disparità regionali in tema di sanità. Qui il link al relativo articolo sul Il Sole 24 Ore dove era stato pubblicato l’estratto che vi riporto.
Qui, ancora Il Sole 24 Ore, riassume alcuni dei punti di vista dei partiti sul tema.
Infine, tra i mille commenti interessanti, propongo questo del professore di Storia Economica Filippo Sbrana per la Rivista de Il Mulino. Si parla di efficacia delle misure proposte, ma soprattutto di cosa intendiamo noi italiani, oggi, per unità nazionale. Ecco, una domanda più che sensata.
Ancora in Italia per una potenziale buona notizia: si sperimenterà il medico di base per i senza dimora
Questa settimana la Camera dei deputati ha approvato in prima lettura all’unanimità una proposta di legge per sperimentare l’assegnazione di medico e pediatra di base anche per le persone senza dimora. La misura, già in atto in cinque Regioni con leggi locali, cerca di superare l’impasse burocratico di fronte al quale si trovano i cittadini che non sono iscritti a una anagrafe comunale e che permette anche di rendere più semplice per loro l’accesso a servizi pubblici, come i Centri di salute mentale. L’esempio non mi viene in mente a caso: la precarietà abitativa ha un forte impatto sull’equilibrio psicologico delle persone. In attesa di politiche per la casa, è un passo avanti.
🏠 Se volete seguire questo tema, magari anche dare una mano, potete partire da associazioni come Avvocato di strada. Sul sito trovate le sedi locali.
Prima di proseguire.
🎟 Se domani, sabato 29 giugno, siete a Castelfranco Veneto mi trovate al TEDx per parlare di salute mentale.
Gli anni di troppo 🇺🇸
Mentre sto scrivendo questa newsletter i candidati al ruolo di presidente degli Stati Uniti, Joe Biden e Donald Trump, ancora devono sfidarsi nel dibattito alla CNN. Voi che vivete nel futuro già saprete com’è andata.
Abbiamo raccontato in un altro episodio di Stati di salute👇 come l’ombra dell’età avanzata dei candidati si allunghi su queste elezioni.
Ho letto a tal proposito un articolo d’opinione di un medico, la quale sul New York Times faceva notare che la storia delle presidenze americane è stata segnata da malattie e problemi di salute segreti. Ma di quante e quali informazioni sulla cartella clinica di un leader politico abbiamo davvero bisogno?
“This doesn’t mean that all medical data should be disclosed — but we would benefit from pertinent medical data that is consistent among candidates. If we had this, we would be able to see age for what it is — not a political weapon, but one more factor alongside political views and experience that we need to weigh.”
In sintesi, l’età dovrebbe essere considerata un fattore da soppesare alle urne, tanto quanto l’esperienza e le opinioni politiche, ma non utilizzata come un’arma politica.
Francesi e britannici al voto, anche sulla propria idea di sanità 🫀
La prima sarà la Francia, il 30 giugno (secondo turno previsto il 7 luglio); invece, gli elettori britannici voteranno il 4 luglio.
🇫🇷 Ma quali programmi hanno i partiti francesi per la sanità pubblica? Eccoli sintetizzati.
🇬🇧 Il sistema sanitario britannico, il National Health Service, è da tempo al centro di polemiche e articoli sui suoi difetti di funzionamento. In questo articolo della BBC la cosa interessante è che a preoccuparsene sembrano essere i più giovani, coloro che andranno a votare per la prima volta:
“Asked which issues mattered most to him during the campaign, Jay Thomas said he wanted to see the NHS "getting a bit of love".
He added: "I feel like it's on its knees and it needs support in every single way."
Questa newsletter è stata scritta ascoltando un pezzo fantastico, Je te rends ton amour di Mylène Farmer remixato da David Lynch. Oh, wow.
Vi abbraccio. 🧠🫀🫶