Buon anno a tutte e a tutti, spero sia iniziato nel migliore dei modi. Questa settimana vi propongo degli approfondimenti per puntare l’attenzione su alcune situazioni in sviluppo, in Italia e all’estero. Ci serviranno per raccontare come stiamo, anche quest’anno.
Uno, USA: verso le elezioni presidenziali, tra aborto e complottismo
Una delle cose più notevoli del 2024 è la concentrazione di elezioni in giro per il mondo, dal nostro parlamento europeo all’India, alla Russia. In gioco c’è anche la carica di presidente degli Stati Uniti. Si vota a novembre e, nonostante i guai giudiziari, l’ex presidente Donald Trump al momento sembra essere il probabile candidato dei Repubblicani.
Che impatto avrebbe un Trump 2 sulla salute pubblica? Questo articolo di Axios non fa presagire benissimo, osservando la deriva sempre più complottista della retorica di Trump. A preoccupare non è solo lo sbandierare insinuazioni contro i villain di Big Pharma (mi chiedo dove vivesse quando i Sackler inondavano il paese con l’OxyContin), ma è l’attaccarsi a qualsiasi pezza antiscientifica con una retorica dai toni sempre più forti.
💬 Sul ruolo di Trump nella scena della disinformazione globale, consiglio questo episodio di Veramente, il podcast di Facta.
Nella corsa alle presidenziali americane un tema di salute pubblica che avrà il suo peso sarà anche il diritto all’aborto, con questioni annesse come l’accesso all’aborto farmacologico e alle procedure di emergenza. Ne abbiamo accennato qualche tempo fa, ma le notizie si susseguono con una certa frequenza. Qui trovate una mappa del diritto all’aborto nei diversi Stati americani: può essere utile tenerla a mente (e aggiornarla, laddove servisse) quando vedremo un’altra mappa, quella elettorale colorata come da tradizione in rosso e blu.
Due, Italia: la crisi della sanità pubblica continua
Lunedì mi è capitato di leggere sul Corriere della Sera un articolo d’opinione del giurista Sabino Cassese sulla crisi della sanità pubblica italiana.
Ne riporto una parte:
Non basta rifinanziare la sanità, perché essa soffre di malattie croniche che vanno al di là della disponibilità di risorse. Non vi è coordinamento tra le regioni, incapaci di assicurare una collaborazione orizzontale. Manca un centro robusto: più autonomia di decisione della periferia comporta un centro che monitora, consiglia, segnala, suggerisce.
Il problema, come segnala Cassese, è dunque più vasto della sola (si fa per dire) mancanza di adeguate risorse economiche. C’è bisogno, tra le altre cose, di un rinnovamento dell’organizzazione e di come viene monitorata la qualità delle cure offerte alle italiane e agli italiani.
🎧 Avevamo già raccontato in un episodio podcast di Stati di salute come funziona, nella pratica, il finanziamento della sanità. Se volete un ripasso, eccolo.
💸 Intanto, negli ultimi 6 anni per curarci abbiamo speso sempre di più di tasca nostra. Si chiama spesa out of pocket e comprende, per esempio, i farmaci non rimborsabili ma anche visite specialistiche private e le cure dal dentista. L’aumento è stato del 43%, secondo la Ragioneria generale dello Stato, come riporta Quotidiano sanità.
Tre, salute mentale: questo potrebbe essere l’anno della terapia assistita con MDMA 🧠
L’ho già scritto altre volte, l’associazione non-profit psichedelica MAPS potrebbe essere la prima a tagliare il traguardo dell’approvazione da parte dell’autorità americana per i farmaci, la Food and Drug Administration, di una terapia assistita con l’MDMA. Quest’ultima non è propriamente uno psichedelico ma fa parte di quelle sostanze proibite che negli ultimi anni sono finite al centro dell’attenzione di medici, scienziati, aziende, investitori che vogliono utilizzarle nelle terapie per i disturbi mentali.
📚 Il libro assolutamente fondamentale per iniziare a leggere qualcosa sulla rinascita psichedelica è uno solo: Come cambiare la tua mente di Michael Pollan.
In questo caso specifico, la terapia con l’MDMA servirebbe per il disturbo post-traumatico da stress, il PTSD. L’FDA, a meno che non richieda ultriori informazioni, risponderà nell’arco di quest’anno e se fosse un sì presto la terapia potrebbe poi anche essere approvata anche altrove, per esempio da noi in Unione Europea.
Quattro, i conflitti in corso
Sudan, Ucraina, Gaza: la catastrofe per la salute fisica e mentale delle popolazioni coinvolte sta accadendo adesso e non si vedono soluzioni nel breve periodo. Vi propongo tre dei molti possibili approfondimenti.
🇸🇩 Il conflitto scoppiato in Sudan nell’aprile 2023 rischia di rimanere dimenticato. Medici Senza Frontiere ha pubblicato uno studio sulla mortalità tra i rifugiati sudanesi in Chad, che testimonia l’intensità della violenza in corso.
🇺🇦 L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHO) ha stimato che circa 9,6 milioni di ucraine e ucraini soffrono di disturbi mentali dovuti alla guerra. Qui ha riassunto alcune azioni intraprese.
🇵🇸 La guerra tra Israele e Hamas sta per raggiungere il giorno numero 100 e continua il bollettino degli ospedali di Gaza che cessano le attività di assistenza medica. In settimana i media ne hanno segnalato un altro, quello di Deir al Balah, evacuato dei suoi oltre 600 pazienti e operatori.
E poi qualche altro spunto, in breve.
💉 What’s next for Ozempic?, si chiede il New York Times. Nel 2023 abbiamo assistito - anche in Europa - al boom dei farmaci che, come Ozempic, nascono per il trattamento del diabete ma sono utilizzati per la perdita di peso. Nel 2024 il trend continuerà, e potrebbe espandersi il loro utilizzo per il trattamento di altri disturbi.
💊 Intanto, il Guardian ci racconta la storia della corsa della scienza alla pillola che sostituirebbe l’esercizio fisico.
🌍 Scommetto che anche quest’anno leggeremo degli effetti sulla salute umana dei cambiamenti climatici. Effetti come, per esempio, l’aumento dell’antibioticoresistenza, segnala Nature.
Questo episodio nella newsletter è stato chiuso ascoltando Des Graines di Gaël Faye: “S'ils nous enterrent ils perdront car nous sommes des graines”.
La trovate (insieme al mio buon proposito di riprendere a studiare francese) nella nostra playlist su Spotify. Vi abbraccio, statemi bene. 🫶🫀🧠